Si può fare teatro a qualunque età. Non è necessario pensare di avere talento. Anzi, è preferibile sapere di non averne affatto, così si evitano ansie da prestazione e l’obbligo di possedere un phyisique du role. Non è necessario nemmeno avere un pubblico. In due, è più che sufficiente. L’altra persona diventerà la Compagna di Giochi, la Comprimaria, la Testimone, il Pubblico. Una figura essenziale nella vostra biografia esistenziale. Addirittura è superfluo disporre di un vero spazio teatrale. Basta una terrazza, un porticato o, come in questo caso, un bosco notturno rischiarato dalla luna piena. Importante, invece, è acquisire la mentalità adeguata per affrontare le provocazioni metafisiche che il teatro elargisce, rendendo sempre più complesso il raggiungimento di un obiettivo certo.
Qui le cose si fanno difficili. Di obiettivi certi ne esiste uno solo: arrivare alla condizione suprema di Clown. Figura assai diversa da quella che avete spesso visto in azione per strada, nella pista di un circo o nel reparto di oncologia infantile dentro gli ospedali della vostra città.
Praticare il deliquio è una ginnastica mentale formidabile. A cui si accede poco per volta, aumentando il dosaggio giorno per giorno. Indispensabile è avere la piena consapevolezza di essere in deliquio, altrimenti non vale.
Titolo: Come imprigionare un Chiaro di Luna ai margini del bosco e portarlo a casa
Autore: Emilio Locurcio
Genere: Prontuario per teatranti
Editore: Maigret & Magritte
Anno: 2017
Come imprigionare un Chiaro di Luna ai margini del bosco e portarlo a casa è venuto con noi al Salone del Libro di Torino 2017.