Improvvisazioni su “La Gatta Buia” a Cascina Caccia

Sabato 28 Luglio 2018 ore 21.00
Cascina Caccia
Via Serra Alta, 6 – S. Sebastiano da Po (TO)

La Gatta Buia
improvvisazioni sul tema

(Che cos’è la Gatta Buia? Un luogo? Un animale? Uno stato d’animo?
No. Semplicemente, uno spazio.
Troppo piccolo, per contenere più di una blatta.)

La Gatta Buia è uno spettacolo realizzato dall’Associazione di Idee Maigret & Magritte che nasce dalla rielaborazione delle esperienze  raccolte durante alcuni laboratori realizzati dall’Associazione Formazione 80 presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, nell’ambito di un progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo.  La storia racconta una sola giornata, dall’alba a notte fonda, di chi è dentro a conteggiare il tempo e di chi sta fuori ad aspettarlo, imparando poco a poco qual è il prezzo reale da pagare per avere commesso un reato e quante persone sono prese in ostaggio da questa colpa.

Torniamo a portare “fuori” la tematica affrontata nello spettacolo, per raggiungere un pubblico più vasto, con interventi di improvvisazione sul tema. Nell’occasione verrà presentato il libro Fine pena: ora. di Elvio Fassone, ed. Sellerio, a cura di Lucietta Perona (Formazione 80).

Con Luca Giacomini, Lucietta Perona, Silvano Corvaglia, Olivia Buttafarro, Michele Gambacristi, Christian Baldin, Guido Picco, Michel Roig, Flavia Stella

Cascina Caccia prepara la pizza per tutti i partecipanti alle ore 19.30!
Prenotazione obbligatoria entro Venerdì 27 Luglio: cascina.caccia@acmos.net  – Chiara 338 293 6324
Pizzata ed ingresso ad offerta libera.

Servizio navetta dal piazzale del cimitero, andata e ritorno, a partire dalle ore 19.00.

Cascina Caccia, Via Serra Alta, 6 – 10020 San Sebastiano da Po (TO)
Evento Facebook.

28luglio_Caccia

 

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IL PROGETTO e la collaborazione con Formazione 80

“L’Associazione Formazione 80 e l’Associazione di idee Maigret e Magritte proseguono il loro impegno per combattere la condizione nelle quali versano le nostre carceri e le persone che in esse transitano.
Attraverso i nostri progetti abbiamo visto migliorare (un poco) la vita dei detenuti – quasi 400 negli ultimi 2 anni – che hanno avuto la possibilità di frequentare i nostri laboratori.
Crediamo che lavorare con i detenuti attraverso i laboratori di scrittura, lettura, teatro ed espressione artistica aiuti le persone detenute ad affrontare il lungo quotidiano del carcere, ed anche la stessa istituzione carceraria a migliorare le condizioni delle persone che un giorno restituirà alla società.

Non lavoriamo in condizioni facili, ma sono le storie che raccogliamo ogni giorno a motivarci, le storie di chi sta dentro e di chi aspetta fuori, le storie che raccogliamo attraverso un ingegnoso sistema di cartoline e che ci raccontano la speranza e la pena, la paura e la redenzione.
Storie di ricette ingegnose, di rapidi abbracci, di amori lontani e di speranze rubate, storie dell’ultima sigaretta e dei mille pensieri della notte che cala lasciandoci soli, storie di uomini che nella società vogliono tornare.

Queste storie abbiamo deciso di raccontarle in uno spettacolo teatrale, che mettiamo in scena per realizzare un incontro ideale fra il pubblico e quei detenuti che hanno contribuito a scrivere lo spettacolo. Per far vivere a chi sta “fuori” le sensazioni delle persone che il carcere lo vivono tutti i giorni.

Di carcere si deve parlare, perché questo vaso di pandora diventi una casa di vetro.”

Lucia Perona – Formazione 80