Dal palco nudo alla pagina bianca. Dal sudore all’inchiostro.
Da un corpo in movimento a una copertina rigida.
E da lì, farsi strada nella mente dei lettori.
Tra colpi di scena, avventure picaresche e languori sentimentali inauguriamo una collana editoriale che parte dalla pratica teatrale per arrivare alla letteratura. Partendo da quel teatro che si fa in basso, in forma quasi anonima, ben lontani dalle luci sfarzose dello show-biz. Quel teatro che si fa soprattutto di notte, avendo di giorno un altro lavoro da svolgere per salvaguardare la propria dignità e la sopravvivenza. Quel teatro fatto soprattutto di totale dedizione, di tempo sottratto alle famiglie, di sacrifici economici affrontati per creare qualcosa che alla fine risulterà perfettamente inutile. E questo racchiude già tanta bellezza, qualcosa di epico e lirico, impossibile da confidare agli altri. A chi non sa.
Dalle improvvisazioni teatrali alla riscrittura della propria esistenza, per offrirle un senso più certo, per sfiorare ogni tanto la luminosità di qualche sillaba poetica da scandire con infinito rispetto. Un abisso separa chi fa teatro da chi non lo fa e si limita a goderne come semplice spettatore. Un abisso strepitoso, dove gli interrogativi si incastonano uno dentro l’altro e si impare a rifuggire le risposte troppo facili. Solo arrivando al fondo si inizia a percepire la reale vertigine della scommessa di vivere.
Viaggi tra palchi, prove, messe in scena e pagine buttate giù poco dopo, per fermare nel tempo quel tanto che è accaduto.
Storie che rispecchiano in modo abbastanza fedele il reale sentire di centinaia di persone ascoltate e osservate con attenzione per decenni, scoprendo in loro una dignità e una capacità di sopportazione fuori dal comune. Per restituire loro una città in cui hanno abitato quasi da stranieri, senza saperlo. Portando alla ribalta un innegabile talento immaginativo di cui forse non si sono accorti.
Dal patrimonio culturale di una piccola scuola di teatro frequentata da quasi tutte le categorie sociali e professionali a questi manufatti su carta stampati con cura. Per restituire, a quanti poco sanno di quante suggestioni risulta capace un teatro fatto solo per diletto, il medesimo sbalordimento di chi un giorno ha iniziato e non ha più smesso.
Tra letteratura & teatro.
Gli AltriLibri.
Quelli che non troverete mai in libreria, sul web o nelle biblioteche.
Per rintracciarli dovrete mettere in atto una testarda indagine, fino a risalire alla fonte. Quel luogo in perenne movimento dove vengono pensati, corretti, stampati e, infine, distribuiti di nascosto. Un mercato parallelo frequentato da pochi iniziati.
Attraverso un frenetico passaparola.
Dopo. Diario corale in tempo di pandemia di Emilio Locurcio e Stella Sorcinelli
L’aria è piena di cormosomi pericolosi di Giorgio Bertolusso
Chissà com’è quando sorride di Emilio Locurcio
Gli straordinari incubi di Attilio Soubrette di Maria Vaccaro
Senza sogni è una vita da Idioti di Emilio Locurcio
L’Isola di Carta di Emilio Locurcio
Fuga dalla Trama di Emilio Locurcio
La noia viene solo a chi non fa teatro di Emilio Locurcio e Stella Sorcinelli
Come imprigionare un Chiaro di Luna ai margini del bosco e portarlo a casa di Emilio Locurcio
Mémoires di musicista torinese negli anni ’50 di Emilio Locurcio