“Nessuno ti obbliga a sposare la tua vicina di casa ma quando l’altra che amavi tanto ti pianta all’improvviso, allora suoni il primo campanello che ti capita e la smetti con l’arte una volta per tutte. Altrimenti ci rimetti la pelle anche tu, metti su casa proprio dove ti sei sentito più protetto e da lì non ti muovi più…”
Così dichiara il protagonista di questa vicenda, suonatore di basso e tromba per Fred Buscaglione. Ha condiviso con lui la lunga gavetta e il rapido successo, per ritornare con fulminea rapidità all’anonimato di un’esistenza qualunque.
Cosa è rimasto della mentalità avventurosa del musicista da night-club di una volta? Poco o niente. Sono bastati una ventina di anni per cancellare una professione che viveva nell’orgoglio di intrattenere i propri ospiti con estro e virtuosismo, per regalare loro uno stato d’animo congeniale ad affrontare le danze. Da lì è nato il fenomeno Buscaglione. A Torino. Dove si facevano le automobili, a pochi chilometri dalla frontiera francese. Dunque, è la storia di una cittadina protetta dai monti che improvvisamente si trasforma in metropoli, dove l’atmosfera maliziosa ed esuberante della notte, col trascorrere degli anni, assume un aspetto livido, duro e spietato… Alcuni degli episodi raccontati magari non sono nemmeno accaduti se non in quelle leggende metropolitane che si tramandano nottambuli e musicisti per rendere più stuzzicante l’arte di tirar mattina. Non importa. Chi ha vissuto quegli anni, in qualche modo si riconoscerà e chi non li ha vissuti, se non altro, prenderà atto di uno stile esistenziale che si fa sempre più fatica a rintracciare nelle nostre biografie.
Titolo: Mémoires di musicista torinese negli anni ’50
Autore: Emilio Locurcio
Genere: Biografia
Editore: Maigret & Magritte
Anno: 2017
Mémoires di musicista torinese negli anni ’50 è venuto con noi al Salone del Libro di Torino 2017.